Da sempre raccolti nelle biblioteche, i libri rispettano un silenzio che è esempio di convivenza e che si trasforma in dialogo appassionante una volta che il libro passa nelle mani dei lettori. Alla biblioteca ritorna poi, per ricaricarsi nelle mani dei bibliotecari.

Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone sono i bibliotecari precari che in un’ora di letture e ascolti di idee, suoni e voci raccontano la lunga storia delle biblioteche del mondo.
Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti. La biblioteca è una scena (e viceversa) ma attraverso i testi e le voci di grandi scrittori, da Eco a Twain, da Cavazzoni a Borges, da Bassani a Calvino diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso. Perfino un vero ambiente aperto, e sonoro. I libri che passano di mano ritornano a parlare, con le voci dei loro scrittori, Orwell, Allende, Zavattini e così via.
Ma questo è il paradiso del lettore o l’inferno del bibliotecario?
I due bibliotecari precari perlustrano questa biblioteca (mentale e fisica) in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Ne raccontano la storia e le storie. Seguendo il consiglio di Celati, per cui il narrare è come “perdersi con la testa, essendo svegli, ma come se si dormisse”. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare. La biblioteca non è pericolosa come sembra.
Durata: 60 min

Le date del 2025/26 di Bibliotecari (e del Conciorto):
- 30/12 Bisuschio (VA)
- 23/1 Saragozza (ES)
- 21/2 Bracciano RM)
- 22/3 Cortemilia (CN)
- 04/4 Courmayeur (AO)
- 22/4 Sant’Orsola terme (TN)
- 23/4 Merano (BZ)
- 07/7 Portogruaro (VE)
- 26/9 Vimercate (MI)
